TAROT de BASANÇON

di Valerio Verrea

EDIZIONE LIMITATA - 22 Arcani Maggiori

solo 500 esemplari numerati in Anteprima!

Un Mazzo di Tarocchi fuori dal comune

Durante le mie ricerche mi sono imbattuto in un mazzo di Tarocchi tradizionali molto particolare, i Tarocchi di Besançon, nella fattispecie il mazzo di Jean-Baptiste Benois della metà del 1700. Questo mazzo, coetaneo del Conver (il famoso ripreso da Jodorowsky) riprende la struttura dei Marsigliesi ma con alcune significative differenze grafiche ed alcuni contenuti particolari dovuti al contesto storico-culturale nel quale queste carte si sono sviluppate.

I Tarocchi di Besançon sono infatti un mazzo nato dopo la Riforma Protestante tra Svizzera, Francia e il sud della Germania. Da lì il nome di Tarocchi “Svizzeri” o “di Besançon”.

La struttura del mazzo è molto simile ai Marsigliesi con alcune differenze grafiche. La più evidente è senz’altro l’aver sostituito La Papessa e Il Papa con le figure di Giunone e Giove.

Questa modifica, dovuta storicamente al fatto che le due figure religiose non fossero ben digerite dal mondo protestante, ci riportano al contempo ad un valore Archetipico arcaico di questi Arcani che apre a nuove interessantissime interpretazioni.

Questa, ovviamente non è la sola differenza, molte figure mostrano dettagli peculiari, ma ti lascio il piacere di scoprirli in questo meraviglioso mazzo nel quale troverai i 22 Arcani Maggiori da me restaurati per la Tarologia.

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Edizione Speciale 2021 dei 22 Arcani Maggiori

Tarot Besançon

 

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Dice l'Autore:

“Mi sono chiesto come poter ampliare il meraviglioso lavoro fatto da Alejandro e Cristobal Jodorowsky con i Tarocchi.

Il famosissimo mazzo Jodorowsky-Camoin del 1997 è entrato nella storia dei Tarocchi riportando alla luce, dando colore e comprensione al bellissimo mazzo di Nicolas Cover del 1760.

Sull’onda del successo di questo mazzo, numerosi sono stati gli imitatori che, rifacendosi anch’essi al Conver hanno riproposto numerose versioni dello stesso mazzo. Tutte queste versioni tuttavia non portano nulla di significativamente nuovo nel mondo degli studiosi e appassionati di Tarocchi.

Avere Giunone e Giove, infatti, pur mantenendo il concetto di connessione con il divino degli Arcani II e V, accentua in queste carte le caratteristiche di materno e paterno, riportandoci, alla visione evolutiva dell’esperienza del bambino di fronte alla “onnipotenza” dei genitori. Questo, durante la Lettura Tarologica, apre un campo di esplorazione di grande profondità.

Alcune altre differenze significative dei Tarocchi di Besançon rispetto ai Marsigliesi li troviamo nell’Arcano XV, il Diavolo e nella Luna, Arcano XVIII. Ulteriori differenze sarà vostro piacere notarle.

Riscoprire queste antiche lame è pertanto un modo per ampliare e migliorare la comprensione del significato archetipico che arriva da ogni Arcano. La logica è quella della comparazione che fa si che la diversità tra le varie versioni di Tarocchi aiuti a costruire una visione più ampia e articolata del messaggio di ogni carta.

Il mazzo che ho creato, rivisitando in chiave contemporanea il Benois, non vuole quindi essere “migliore” di altri, ma offrire una prospettiva diversa, complementare e, sotto alcuni aspetti nuova, nel vasto panorama dei Tarocchi tradizionali.”

- Valerio Verrea, 5 ottobre 2021

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